Purtroppo a un mese dall'inizio delle lezioni i segnali che mi giungono dai ragazzi che quest'anno sono arrivati da scuole italiane confermano in modo radicale tutto quello che ho affermato in precedenza.

Non so quanto abbia influito il tragico periodo di DAD a oltranza che è stato osservato in Italia, ma la preparazione di questi pochi malcapitati è (purtroppo) catastrofica.
Il problema maggiore è che il nostro sistema è un po' più rigido (mi sembra di capire) rispetto a quello italiano e quindi se non si raggiunge un certo livello di competenza soprattutto in matematica e nelle lingue seconde, non c'è modo di accedere al liceo. E l'esperienza mi dice che il genitore italiano non concepisce come accettabile alcuna altra formazione se non quella del liceo.
In tale circostanza i poveri allievi finiscono per essere esclusi da tutto, perché al liceo non possono andare, mentre i loro genitori non permettono loro di affrontare alcuna altra strada formativa.
Mi dispiace moltissimo per loro, intrappolati tra le rigidità incrociate...