In premessa: non sono esperto di regole dei forum ed ho l’impressione di non essere neppure tanto portato a parteciparvi, dunque potete considerami una testimonianza ingenua però sincera. Se volete vi dico la mia impressione per quel che vale.

Mi trovo molto d’accordo con annaV.
Mi trovo meno d’accordo su alcune giustificazioni emerse.
Qui può parlare zio fred o zio freud, come dice simpaticamente sir Galahad (auguri per le sue recenti battaglie).
Zio fred, bonario e generoso, direbbe ad Anna che ha ragione, che manca il tempo, non sempre si sa cosa dire, ma insomma va bene così.
Zio freud direbbe intanto che parlare di poco tempo è una scusa: ci vuole lo stesso tempo a rispondere quanto ad aprire una nuova discussione. Al momento ci sono quasi 400 discussioni per 65 utenti, una media di 6 discussioni a testa, molte seguite solo da chi le ha aperte come dice giustamente annaV. Forse è meglio star dietro a quelle già attive e se manca il tempo per rispondere strano che poi dieci minuti dopo lo si trova per aggiornare un altro thread, guarda caso il proprio.
Watzlawick la chiama squalifica: tu parli di bianco ed io rispondo nero, ti leggo ma subito cambio discorso e torno all’IO. Mi viene in mente la battuta di Bette Midler : adesso basta parlare di me, parliamo di Voi: cosa ne pensate di me?
Si sta scoprendo che esiste e funziona anche una forumterapia, utile per compensare nello spazio virtuale quanto non realizzato in quello reale; va benissimo basta esserne consapevoli.

Altro problema è che manca il tempo però si corre!
Se mi fermo a pensare un giorno una risposta trovo che è già superata da altri interventi e non parlo più tanto ormai siamo già oltre. Atto di generosità non è sempre intervenire, a volte è frenarsi.
Dunque si interviene troppo o troppo poco? Ciascuno dia la sua risposta.

La verità l’ha detta annaV, the heart of the heart del problema per dirla con Amleto è che siamo poco disponibili al reale ascolto e nonostante le continue dichiarazioni abbiamo bisogno subito di riprendere il centro della scena.
Il termine più usato nei dialoghi ( non qui, nella vita) è “IO”. Mi capita di partecipare a conferenze, alla fine le domande raramente sono vere domande, più spesso è voler dimostrare quanto è bravo chi la fa.


In conclusione?
Questo lo ritengo un ottimo forum, bello anche esteticamente grazie a dark, dove ci sono buoni contributi ed una interessante comunità variegata; come in un viaggio si costituiscono i sottogruppi e si frequenta con chi ci si trova meglio, che spesso è chi ci fa sentire a nostro agio. Può essere importante di cosa sta parlando ma è ancor più importante come ne sta parlando, se trasmette vera disponibilità o malcelato esibizionismo
Importante è capire se si va per prendere o per dare: l
a natura del lettore è prendere, quella dello scrittore è dare e qui l’equilibrio è difficile perché siamo contemporaneamente lettori e scrittori.
Solo che spesso, anche se si afferma il contrario, si scrive TU ma si legge IO.

Ecco questo direbbe zio Freud, che però nessuno ha chiamato e dunque se viene qui si rilassi, torni ad essere zio Fred e si goda questo bel forum.