Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa | Mostra a Roma



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Vi consiglio di vedere il video…

La mostra è articolata in un percorso a tappe tra i monumenti che questa dinastia costruì o restaurò nell’area archeologica centrale, dal Colosseo al Foro romano al Palatino.
La narrazione inizia idealmente negli spazi espositivi dell’anfiteatro Flavio dove sono presentati con una serie di ritratti i membri della dinastia severiana…a cominciare da Settimio Severo e sua moglie Giulia Domna.
Come riflette il curatore Alessandro D’Alessio: «in mostra la rappresentazione dell’ultimo processo di globalizzazione dell’età classica». In effetti le tematiche trattate sono di una certa attualita’…esempio l’integrazione culturale suggellata nel 212 d.C da Caracalla, la costitutio antoniana , che concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’impero, proclamando un’omogeneità culturale che eliminò, quasi del tutto, la distinzione tra vinti e vincitori.
L’impulso dato all’edilizia dopo i devastanti incendi degli anni di Commodo sono evocati su modelli in scala oltre che da una suggestiva installazione multimediale .
Molto belli tra le varie cose,i vetri colorati e le due anse di piatto in argento sbalzato decorate con scene di caccia e con il carro di Bacco….
( prestito dal Metropolitam museum of art di New York)
Degni di nota i frammenti della Forma Urbis mappa catastale in marmo voluta da Settimio Severo ancora oggi fondamentale documento per lo studio dell'antica topografia di Roma.
Lungo il sentiero che porta su via dei Fori Imperiali, possiamo godere di uno spettacolo del tutto eccezionale. La ragione? Una vista inedita.
Nel Foro Romano viene aperto alla visita per la prima volta un tratto del vicus ad Carinas. Il vicus era tra i più antichi percorsi di Roma e collegava il popoloso quartiere “delle Carine” sul colle Esquilino.
Oggi, attraverso questo accesso, ci si affaccia sulTemplum Pacis, di cui, dopo un lungo restauro, è visibile il magnifico opus sectile pavimentale.
Si sale poi al Palatino, con i resti delle Terme di Eliogabalo imperatore che fa costruire anche tre grandi santuari dedicati ai culti orientali (Tempio di Serapide, del Sol Invictus, di Dionisio)
Sempre sul Palatino il percorso di visita si estende alle imponenti Arcate Severiane bagnate di luce crepuscolare ( si abbiamo beccato un po' di pioggia durata per fortuna solo dieci minuti...d'altronde questo maggio e' stato cosi un po' dapertutto)
Qui il visitatore gode della vista immensa dello stadio portato a termine da Alessandro Severo l’ultimo imperatore di questa grande dinastia. Quel che seguira’ sara ‘il caos del III secolo, l’eta’ dell’angoscia.
Devo dire che il filo narrativo si perde un po’ perche’ il percorso e’ molto ampio.
C’e’ un bellissimo libro-catalogo curato da Clementina Panella Rossella Rea e
Alessandro D’Alessio ( piu’ di 300 pagine…al costo non proprio economico di 50 euri)
Fino al 25 agosto 2019.