Il libro distillato, una volta avremmo detto condensato, non è una novità.
Tutti ricordano i best-seller concentrati che Selezione del Reader's Digest pubblicava nella sua rivista periodica.

Già allora mi chiedevo che senso avesse quell'operazione, fino a quando non ho sentito una conversazione tra due impiegati di banca (apparentemente) di un certo livello nella quale uno dei due consigliava all'altro di abbonarsi e di leggere i riassuntini dei capolavori della letteratura per poter fare la figura della persona "colta e affidabile" per poter impressioneare un eventuale cliente di rango e convincerlo quindi ad fargli i suoi capitali da gestire.
Mah!
Questa nuova iniziativa editoriale mi sembra opuntare nella stessa direzione. Libri in pillole, di cui poter parlare dimostrando di essere aggiornati sulle novità culturali (e quindi darsi arie intellettuali) senza "sprecare troppo tempo" nell'effettiva lettura (e comprensione) di un'opera letteraria.

I tanto vituperati Bignami (che io naturalmente devo esecrare d'ufficio) mi sembra rispondano ad una necessità completamente diversa, quella della sopravvivenza nell'ostile ambiente del biotopo scuola, soprattutto in quelle scuole (e ve ne sono parecchie) e con quegli insegnabti (anche in questo caso ve ne sono parecchi) inclini alla trasmissione di un sapere cristallizzato e mummificato con modalità essenzialmente autoreferenziali. l'avrete capito, sono incline a guardare il Bignami con una certa indulgenza.

Per quanto riguarda i libri distillati, sono in dubbio. Non so se un libro distillato sia meglio di nessun libro. Nel caso di lettori scarsi, esitanti o poco convinti. Magari può essere una porta d'accesso al piacere della lettura. Forse. Chissà.

Per un lettore chiaramente la proposta è destituita di qualunque interesse. Prenderò in prestito un famoso slogan pubblicitario per il caffé:

la lettura è un piacere. Se non ti piace leggere, che piacere è?

La verità però, è che la stragrande maggioranza della popolazione italiana non legge affatto e quindi mi sento persino di essere (tristissimamente) ottimista nei confronti di questi distillati. Non sia mai che qualcuno si appassiona alla lettura partendo dai riassuntini.