Pettirosso nel primo mattino

Pettirosso nel primo mattino
buio, freddo e cupamente grigio
troppo tenero è il tuo canto
che insegue pensieri tempestosi
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non è in estasi ora il mio cuore
gli occhi sono pieni di lacrime
e invariabile tristezza sulla mia fronte
ha compiuto il lavoro di anni
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non erano aspettative naufragate
con la prima tempesta dello spirito
ma una lunga vita di solitudine
speranze estinte, pensieri repressi sul nascere,
la calma di un pallido novembre
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Che cosa dunque lo risvegliò? Un bambino
che non trova la porta della casa paterna
e nell'ora mite della luce lunare
giace solo nella deserta brughiera.

Io l'ho sentito, poi l'hai udito anche tu
dolce per te come un serafino,
per me quella creatura cantava
note scomposte come un grido di angoscia.

Emily Bronte

febbraio 1837