Manie da bibliovoro? ... c'è solo l'imbarazzo della scelta! Dove cominciare?
  • potrei forse dimenticarmi di respirare, ma non di leggere. Leggo dappertutto, in ogni circostanza e in mancanza di alternative, qualunque testo stampato;
  • non ricordo qando è stata l'ultima volta che sono uscito da una ibreria senza avere acquistato un volume, grande o piccolo che fosse. Cerco di non entrare in libreria se non ho la ferma intenzione già chiaramente conclamata di comperare un preciso tomo. Dovessi entrare senza un'idea prestabilita ne troverei certamente una all'improvviso, che non riuscirei a non appagare. Il vizio può rivelarsi dispendioso.
  • mi libero dei libri che so che non rileggerò (leggo anche tanta fuffa, vedi dipendenza da libreria), cerco di darli a librerie dell'usato e a biblioteche gestite da volontari. Sono certo di essere sempre benaccetto dalla biblioteca anglofona della mia città.
  • prendo molti testi in biblioteca. Ho una biblioteca di fiducia e una bibliotecaria-amica-spacciatrice di testi che sa esattamente come irretirmi. Lato positivo: se il libro preso in prestito non mi appassiona lo rendo senza spesa; lato negativo: se il libro scoperto mi acchiappa corro in libreria perché ne voglio una copia tutta mia;
  • da quando posseggo anche un libro digitale leggo in bus, leggo in treno e leggo anche camminando;
  • la possibilità di acquistare un libro che incuriosisce con la sola pressione di un polpastrello per vederselo recapitare istantaneamente sullo schermo del libro digitale è una perdizione di cui bisognerebbe tener conto per ridefinire i gironi danteschi del contrappasso punitivo...
  • l'umana debolezza bibbliofila che mi espone selvaggiamente alle tentazioni golosamente bibliovore è esponenzialmente aumentata dal fatto che posso fruire dei frutti del peccato editoriale in troppe lingue diverse.

Non ho certo esaurito l'elenco delle mie bibliomanie, ma già così mi sento un po' inquietato da me stesso in quanto lettore maniaco...