In questi giorni pensavo all'enorme povertà intellettuale che dilaga ovunque. A volte sento forte il rischio di impoverirmi anch'io, di lasciarmi travolgere dalla routine e perdere di vista quelle che sono le mie vere passioni. Penso che sia un problema diffuso, ma mi fa soffrire terribilmente, perché ho sempre pensato che, con gli anni, ci si debba arricchire sempre di più e non regredire, tornare indietro. Sono circondata da persone che si vantano di odiare i libri o che hanno quasi disprezzo per chi utilizza un linguaggio più forbito. Mi rendo conto che, oggi come oggi, la preoccupazione principale è quella di arrivare a fine mese e di tirare acqua al proprio mulino, ma la Vita non può essere solo questo. Scusate lo sfogo.
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