Quote Originariamente inviato da Rupert Visualizza il messaggio
… volevo dire che… detesto i messaggi vocali. Sono amatissimi dai giovanissimi, ma non c’è modo di far capire loro che molto spesso non è possibile ascoltarli. L’orizzonte di un incontro di lavoro, di una riunione, di un luogo pubblico in cui cercare di mantenere un minimo di dignità per un giovanissimo è estremamente lontano. Anche il concetto di urgenza segue per loro parametri estremamente peculiari. Per cui capita di sospettare che si tratti di una comunicazione importante e si sente declamare a tutto volume che “quella st#%nz@ di Genoveffa mi ha ciu£@to il giubbotto nuovo ma chi c@$$o si crede di essere…” e via discorrendo sullo stesso stile raffinato. Per non parlare del fatto che di Genovevva non m’importa un fico secco.

se invece mi aggiornasse con un messaggio scritturale dello stesso tono sulle prodezze di Genoveffa, potrei semplicemente ignorare lo scritto e non vi sareppe pericolo d’importunare nessuno.

Perdinci!
Perfettamente d'accordo, infatti ho chiarito alle mie figlie che è un tipo di comunicazione che NON gradisco (il maiuscolo riporta il tono con cui ho fatto presente la questione ).
Le ho invece sollecitate a sfruttare una funzione che trovo comodissima che è la dettatura che, da quando esiste, mi semplifica quelle situazioni in cui ho bisogno di comunicare messaggi piuttosto lunghi anche se evito di scrivere il Don Quijote per non tediare il destinatario. La funzione mi pare interessante perché, spesso, rileggendomi scopro che in certuni casi parlo davvero male per quanto, prima di cominciare la dettatura, mi preparo il discorso come se dovessi intervenire alla plenaria dell'ONU e lo dico spesso ai ragazzi con cui mi capita di parlare di messaggi ... dettate i vostri pensieri al vostro beneamato telefono che come lo specchio di Biancaneve vi rivelerà che non siete, come spesso pensate, i più bravi del reame.