E cosi anche la cara vecchia schedina della Sisal poi diventata totocalcio, va in pensione...senza aspettare quota 100.
Siamo nel 1946 e a tre giornalisti , per la cronaca Massimo Pergola , Geo Molo e Fabio Jegher viene l'idea di reaalizzare un concorso a pronostici legato alle partite di calcio
che all'epoca si giocavano rigorosamente la domenica. E cosi una volta a settimana si sognava di fare “tredici” cioe' di azzeccare i risultati di tredici partite e di dare una svolta alla propria vita.
Mi ricordo delle scene cult in film come “Al bar dello sport” con Lino Banfi o canzoni come “X12” di Claudio Baglioni...
si perche' nelle schedine , che cambiavano colore ogni settimana, si potevano mettere solo tre segni : 1 X o 2.

Ma potevi giocare con piu' soldini anche una doppia o una tripla. Con i proventi delle puntate si finanziavano molte attivita' del Coni(Comitato olimpico nazionale italiano).
Giocare la schedina il sabato sera era un rito... e fino agli anni novanta il concorso ando' a gonfie vele, poi l'inevitabile declino.
Forse non c'era nemmeno bisogno di abrogare un gioco che ormai di fatto con l'avvento del calcio “spezzatino” aveva gia' da tempo perso ogni forma di attrazione.
Probabilmente le nuove generazioni l'avranno solo sentita nominare.
Siamo nel mondo delle scommesse on line ...e ormai ci sono tante altre cose, dal gratta e vinci alle macchinette tipo videopoker
dove bei pollastri giocano fin dal primo mattino.
Che vi devo dire...per noi piu' avanti con gli anni le partite della domenica pomeriggio con la radiolina e la schedina in mano erano un classico.
Ma tutto passa e quelle domeniche in bianco e nero se ne ne vanno cosi, quasi in sordina,come quel foglietto di carta,simbolo di un Italia che sognava...