Ho potuto finalmente raggiungere la mia amica di Parigi. Sta bene, ma è molto provata. Nonostante questo mi ha detto che si rifiuta di cedere alla cultura della paura.
Lei di mestiere è assistente sociale e da venerdì sera lavora quasi initerrottamente per soccorrere chi ne ha bisogno dopo gli attacchi. Temevo che le fosse successo qualcosa perché non riuscivo a contattarla. Per fortuna tutto bene.
Pero mi dice che l'atmopsfera a parigi è pesantissima e ci sono molti segni di pricosi collettiva e paura per ogni minima sciocchezza, come un'asse che cade per terra o una frenata di una vettura.