Leggo questa notizia con dolore, come se perdessi un vecchio amico.
E non solo perchè fosse nato e cresciuto a poche decine di chilometri dal mio paese- piemontese doc anche lui -ma perchè ho imparato, negli anni , ad apprezzarlo nelle sue tante sfaccettature. Sapevo che stava molto male;un'amica della zona mi aveva detto come questa voce fosse insistente.
Non pensavo se ne sarebbe andato così velocemente.

Ricordo i tempi di Drive in, la sua comicità intelligente e mai volgare ( Suor Daliso, il poliziotto Vito Catozzo, ecc); personaggi indimenticabili per i suoi fans.

Al Festival di Sanremo riuscì a stupire con quella canzone - non ricordo il titolo- molto parlata, ma con un testo di tutto rispetto.

E poi lo scrittore.. che è quello per cui è stato nominato e discusso, nel forum.
Il primo romanzo, Io UCCIDO, secondo me il più bello fra tutti, fu una rivelazione per quegli anni: un giallo italianissimo, scritto con ottimo stile e con incalzanti vicende, stile giallo americano.
I successivi non lo hanno mai eguagliato, ma erano comunque dignitosi gialli, che lo avevano portato al successo: libri tradotti in altre lingue, ecc.
L'ultimo,APPUNTI DI UN VENDITORE DI DONNE , mi era piaciuto di nuovo: Faletti mi sembrava tornato in uno stato di grazia , come all'inizio.
Lo ricordo con una sua frase:
"Ho sempre sostituito la paura di non farcela più con la speranza di farcela di nuovo".
Questa volta non ce l'ha fatta.
Ciao , Giorgio.