È vero. È paradossale, ma è proprio così.
Io lavoro nella scuola e per quel poco che ancora insegno (la maggior parte del mio lavoro è di carattere amministrativo e dirigenziale) tento proprio di fare quello che suggerisci. Ma la lotta è impari. Dall'inconsistenza di molte famiglie alla pressione soverchia e devastante dei social media tutto contrasta con la costruzione di uno spirito critico e lo sviluppo della tolleranza e della solidarietà. È difficilissimo andare contro corrente. ma proprio per questo anche estremamente importante e urgente.
Sareppe veramente bello che la scuola non fosse lasciata da sola a baluardo in difesa dei valori civili.
... Parlando di valori. Uno dei problemi, e non il più insignificante, non è che l"la gioventù non ha più valori", come recita spesso il luogo comune ripetuto all'infinito da chi esercita una critica generica sui tempi attuali, ma che i valori dall'arricchimento facile e veloce, dell'arrivismo, del profitto ad ogni costo, dell'esclusione di chi è ritenuto d'ostacolo o troppo costoso e molti altri valori dello stesso tipo, sono ben radicati e incessantemente proposti dalla società degli adulti contemporanei. Anche se la scuola indica strade diverse, è difficile pensare che i ragazzi e le ragazze preferiscano il sacrificio e la condivisione all'autoaffermazione e al successo ad ogni costo.
Scusate. M'è partito un embolo di pessimismo cosmico. Di solito sono più ottimista.
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