A mio padre ieri sera non ho osato chiedere su cosa meditasse, cosa pensasse. Per una sorta di pudore, per non violare ulteriormente la sua intimità, che comunque era stata interrotta.
Poco dopo, in auto, tornando a casa, riflettevo anch'io e m'è tornata in mente la "lectio divina" benedettina: lectio, meditatio, oratio e contemplatio...
Ho preso su, per le curve, nella notte illuminata dalla luna, con il lucentissimo Giove alla sua destra.. Ora contemplavo la notte, sopra al cruscotto, attento a non uscire fuori strada.
E mi sentivo un poco frate, un monaco, ... ma peccatore.