Cliccando qui potete trovare il testo originale della lirica di Gander.


Psicanalisi dell'acqua


Qui l’orologio tace.
Nell’applauso della pioggia,
s’alza una donna
affaticata. Compresse
si sciolgono in un bicchiere accanto al letto.
S’alza il vento, rami
animano l’oscurità discordante*.
Lei si slaccia l’abito,
lo stende sulla sponda del letto.
Seducente peluria sulle gambe. Quasi
L’alba, così fa il caffè.

Sommesso tuono, bagliore
di lampo, il cruccio
del cane. Pioggia sul tetto,
amici che attraversano la mia tomba,
sua mamma le aveva detto, è tutto
ciò che ascolto.
E perché non il frùscio e la scia
d’automobili sulla strada bagnata
che rompono nella trasparenza sotto le tende
di lampione. Smorzandosi in un batter di ciglia
fino a luminescenza residua. Sguardi che catturano
volti anonimi alle finestre
in case illuminate di buon’ora come la sua.

Così s’assopisce, trasognatamente.
La vasca da bagno trabocca.
Forrest Gander



Trad
© Rupert, ottobre 2020


* Per la traduzione è necessario sciogliere un’ambiguità che nell’originale è irrisolta. Il lettore potrebbe anche leggere il verso attribuendo “inconsonant”, cioè disarmonico, stridente, al sostantivo “rami” ottenendo quindi:
rami /animano stridenti l’oscurità.