Così si presentava sabato Place Kléber a Strasburgo.

L'atmosfera era molto strana. Nel supermercato dove mi trovavo a fare la spesa a inizio mattina ha chiesto a tutti i clienti di osservare un minuto di silenzio. E tutti i clienti presenti (non moltissimi, per dire il vero, a quell'ora) hanno assecondato la richiesta. Molto toccante. Ma anche un po' surreale.
Lo shopping come atto di resistenza civile e come segno di memoria devozionale sbalordisce per la ridda di pensieri ed emozioni contrastanti.
La frivolezza e la superficialità della mercificazione natalizia, tutt'ad un tratto si trovano caricate di valori politici, religiosi e civili con i quali stridono brutalmente in circostanze normali?

Chissà se questi squinternati di fanatici avevano pensato a questo tipo di effetto boomerang: Shopping devozionale e consumismo eroico a sfondo natalizio.