"La loro stanza, spartana ed essenziale, era bianca latte, con un letto su base di pietra, posto al centro della stanza. In fondo, una finestra che dava su un uliveto gracidante di cicale e, vicino all'entrata, un piccolo fornello per cucinare. Tutto girava intorno a quel letto massiccio e inamovibile: un grande materasso, appoggiato su un quadrato di pietra dipinto di bianco. A Diana aveva ricordato il letto nuziale di Ulisse, scavato in un ulivo centenario, radicato nella terra, un letto intorno al quale l'eroe greco aveva costruito la sua casa. Ma se per Penelope il letto di Ulisse era un luogo di attesa e di solitudine, per Diana quel letto greco era un luogo di passione, dove il desiderio si riaccendeva e si placava, instancabile, ogni giorno."