Grazie Chomsky, per la segnalazione .A me,sinceramente,piace più Chet Baker, per via di quel suo modo di suonare dolce e malinconico,nostalgico,intimo.Sembrava che non si esibisse per il pubblico,ma per se steso.
Così come Bill Evans ,introverso,timido,silenzioso,poco adatto al mondo così duro del buisness discografico,eppure ha rivoluzionato il jazz degli anni 60-70.


Enrico Pieranunzi:
Bill Evans.Ritratto di artista con Pianoforte