Forse il più grande in assoluto. Forse semplicemente un grande trombettosta jazz. Di certo un suono che non mi stanco mai d'ascoltare...
Enrico Rava
Forse il più grande in assoluto. Forse semplicemente un grande trombettosta jazz. Di certo un suono che non mi stanco mai d'ascoltare...
Enrico Rava
Un altro grandissimo. Paolo Fresu. Atmosfere impareggiabili.
Ed eccoli insieme ad Umbria Jazz 2001
Enrico Rava & Paolo Fresu - Round About Midnight
Roberto Gatto batteria, Enzo Pietropaoli contrabasso e Stefano Bollani piano
Mi dispiace fare la voce fuori dal coro, ma dal mio punto di vista Rava è una mezza figura. Se fosse nato negli USA, non sarebbe diventato proprio nessuno, visto che avrebbe dovuto competere con musicisti dotati di ben altre capacità.
E' anche molto altezzoso, dato che si è permesso di dire che Oscar Peterson non era tutto questo grande pianista..."Si è bravo, però...che palle!".
Mah, sarà un'opinione molto personale, ma è una persona che non mi piace. A differenza dei suoi partners musicali come Gatto, Bollani ecc che sono musicisti eccellenti...
Fabrizio Bosso - Road Song - Rome After Midnight
Daniele Scannapieco sax tenore, Mike Melillo piano, Massimo Moriconi basso, Lorenzo Tucci batteria
Alterigia e spocchia sono (pare) elementi indispensabili delle personalità di coloro che si dedicano allo spettacolo. Purtroppo! Non ho mai avuto modo di conoscere personalmente Rava e dopo quello che mi dici non ne avrei forse neanche il desiderio.
Ho un ex cognato jazzista che in quanto a spocchia ed alterigia non è secondo a nessuno. È una persona veramente sgradevole e non ha lontanamente il talento e la fama di un grande della musica, ma si fa precedere da odalische danzanti e tappeti rossi...
Resta il fatto che Rava sia un eccellente musicista e credo di non volergli chiedere nulla di più e nulla di diverso da questo. Il resto è questione di gusti.
Rupert
Un altro grande che purtroppo ci ha lasciati.
Sono d'accordo con te che in America è tutto più difficile, però Rava si difende bene anche lì e lo dimostrano le classifiche ufficiali di Downbeat
Sul suo carattere posso dire, per esperienza diretta, avendoci parlato in più occasioni alla fine dei concerti, che in quel contesto non mi è sembrato spocchioso, anzi è stato gentile e disponibile, un pò schivo ma non altezzoso. Certo colpiscono di più l'istrionicità di Bollani o il savoir faire di Gatto, Romano , Fresu, D'Andrea. Ma allora cosa dovremmo dire del carattere di Miles Davis?
Franco Ambrosetti non è italiano, è mio compaesano, ma in quanto tale, certamente di cultura italica.
Segnalibri