Dal libro "Mio fratello rincorre i dinosauri" di Giacomo Mazzariol.

Giacomo e suo padre, che fa il segretario in un asilo, incontrano un vecchio compagno di scuola di quest'ultimo, che fa l'avvocato ed ecco il dialogo che ne scaturisce:

Di lavoro faccio il papà. Nel tempo libero sono imprenditore di timbri, ricercatore di errori nei bilanci, dottore per l’umore delle maestre. E calciatore professionista nelle ricreazioni. E scrittore di genere…
– Che genere?
– Dramma aziendale. Hai presente i verbali?
– Maddài! Ma che stai dicendo? E’ un modo per dire che sei disoccupato?
Papà sorrise. – No. Per dire che sono segretario in un asilo.
Ma figurati… – replicò lui con un sorrisetto.
Te lo giuro.
L’altro assunse un’espressione strana, come se ancora non ci credesse. – E come ci sei finito?
– Be’, ammetto che è stata dura. E non nascondo che ho fatto un sacco di altre cose prima di ottenere questo posto. Ho lavorato per delle grandi aziende, ho dovuto accettare benefit di ogni tipo. Ma alla fine ci sono riuscito.
Il vecchio compagno di scuola era sempre più incredulo.

"Erano anni che lo sognavo, anni: segretario, - e fece un movimento ad arco con la mano, come per visualizzare una targhetta affissa alla porta dell'ufficio, poi iniziò a elencare sulle dita - Contatto a tempo indeterminato. Mensa gratuita. Bambini che raccontano barzellette. Mamme, - disse strizzando l'occhio - mamme giovani che ti salutano ogni giorno e vengono a parlare con te per iscrivere il figlio. Fotocopie, - aggiunse, come se se lo fosse ricordato solo in quel momento, - fotocopie a due centesimi l'una. Telefonate gratuite. Vincere sempre, e dico sempre, a calcio durante le ricreazioni. Un computer così lento che nel frattempo puoi fare mille altre cose. Parcheggio solo per te. Giocattoli in disuso che porti a casa per tutti. Bicicletta dimenticata da anni che diventa la tua bicicletta aziendale. Tutte cose che, ahimè, chi fa altri lavori non sa nemmeno cosa sono.
- Tu invece che lavoro fai Tommaso...
- Veramente io sono Luca.
- Oh sì certo, Luca. Che lavoro fai, Luca?

- Avvocato.
- Urca! - disse il papà, con l'aria di uno cui era stato pestato il piede. - Mi spiace. E ne hai ancora per molto?"