Sai io personalmente sono uscito dal cinema riflettendo su alcuni temi…. da dove nasce l’istinto di “sopravvivenza” di Ava? È giusto sfruttare i dati provenienti dalla nostra navigazione in rete per capire come pensa e ragiona l’essere umano?( Ammesso e non concesso che i dati possano essere sfruttati in modo costruttivo). E i gusti, l’attrazione sessuale e gli altri impulsi da cosa dipendono? Siamo anche noi, in qualche modo, programmati a livello di DNA? Dimenticavo…forse, dopo aver visto il film , non guarderete piu’ la home page di Google come prima… forse

La prima domanda è interessante. In realtà dopo Blade Runner vedo gli androidi già come umani, e a questo punto probabilmente è l'ambiente a determinare la loro umanità (naturalmente secondo me). Programmati per ricevere e analizzare dati dall'esterno acquisiscono un meccanismo "affettivo", (anche In un film di Terminator la macchina aveva dei sentimenti), certo che la visione degli androidi del film di Ridley Scott è completamente diversa dal libro di Dick.
Comunque a me sembrava che più che spirito di sopravvivenza è il desiderio di libertà a condurre Ava alla sua strategia.
La domanda allora potrebbe essere, quando noi desideriamo siamo macchine o umani?
Se un androide è privo di coscienza o morale, quando desidera un bene, al di là della sua sopravvivenza auto conservazione immediata, allora è umano?


Le altre domande sinceramente il film non me le ha comunicate. Ma ben vengano. Grazie per il tuo commento!