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20-October-2015, 21:32
#20
Administrator
Accanto alla scuola di musica, dove vado a prendere lezioni di piano, c'è un campo di calcio, e quando come questa sera mi capita di arrivare prima, mi siedo su una panchina a riposarmi e godermi l'aria della sera vedendo passare bambini freschi dall'emozione dell'allenamento appena finito. Il più delle volte sono accompagnati da genitori o dai nonni.
Mentre ero assorta nei miei pensieri sento una persona anziana, alta e distinta che porta due borse, chiedere ad un bambino che cammina tristemente dietro: "Perchè ancora piangi?". Ed il giovane: "Perchè sono arrabbiato, sono stanco e sono dispiaciuto che sei arrabbiato. Non voglio darti dispiaceri". Il , nonno (presumo), ha risposto: "Ma no, non sono arrabbiato, solo...". E proprio in quel momento non ho capito la fine della frase perché ormai troppo lontani. Però subito dopo ho visto il bambino che si è fermato e lo ha stretto forte. Il nonno ha lasciato le borse a terra e lo ha abbracciato a sua volta. Quell'abbraccio è stato il più tenero che potessi vedere.
Ed è proprio in questo momento che ho pensato: "Allora, allora si, esistono ancora queste emozioni. Non sono rimasti solo nei racconti e nei film. Ancora sono presenti nella nostra società che sta cadendo a pezzi". Così, con il nodo in gola, ho guardato l'orologio e mi sono avviata verso la mia lezione, anche se ne avevo appena ricevuta una.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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