Thanks Thanks:  6
Likes Likes:  22
Pagina 4 di 5 primaprima ... 2345 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 46 a 60 su 63

Discussione: La poesia degli "Ultimi"

          
  1. #46
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    Parole povere

    Uno, in piedi, conta gli spiccioli sul palmo
    l'altro mette il portafoglio nero
    nella tasca di dietro dei pantaloni da lavoro.

    Una sarchia la terra magra di un orto in salita
    la vestaglia a fiori tenui
    la sottoveste che si vede quando si piega.

    Uno impugna la motosega
    e sa di segatura e stelle.

    Uno rompe l'aria con il suo grido
    perché un tronco gli ha schiacciato il braccio
    ha fatto crack come un grosso ramo quando si è spezzato
    e io c'ero, ero piccolino.

    Uno cade dalla bicicletta legata
    e quando si alza ha la manica della giacca strappata
    e prova a rincorrerci.

    Uno manda via i bambini e le cornacchie
    con il fucile caricato a sale.

    Uno pieno di muscoli e macchie sulla canottiera
    Isolina portami un caffé, dice.

    Uno bussa la mattina di Natale
    con una scatola di scarpe sottobraccio
    aprite, aprite. È arrivato lo zio, è arrivato
    zitto zitto dalla Francia, dice, schiamazzando.

    Una esce di casa coprendosi un occhio con il palmo
    mentre con l'occhio scoperto piange.

    Una ride e ha una grande finestra sui denti davanti
    anche l'altra ride, ma non ha né finestre né denti davanti.

    Una scrive su un involto da salumiere
    sono stufa di stare nel mondo di qua, vado in quello di là.

    Uno prepara un cartello
    da mettere sulla sua catasta nel bosco
    non toccarli fatica a farli, c'è scritto in vernice rossa.

    Uno prepara una saponetta al tritolo
    da mettere sotto la catasta e il cartello di prima
    ma io non l'ho visto.

    Una dà un calcio a un gatto
    e perde la pantofola nel farlo.

    Una perde la testa quando viene la sera
    dopo una bottiglia di Vov.

    Una ha la gobba grande
    e trova sempre le monete per strada.

    Uno è stato trovato
    una notte freddissima d'inverno
    le scarpe nella neve
    i disegni della neve sul suo petto.

    Uno dice qui la notte viene con le montagne all'improvviso
    ma d'inverno è bello quando si confondono
    l'alto con il basso, il bianco con il blu.

    Uno con parole proprie
    mette su lì per lì uno sciopero destinato alla disfatta
    voi dicete sempre di livorare
    ma non dicete mai di venir a tirar paga
    ingegnere, ha detto. Ed è già
    il ricordo di un ricordare.

    Uno legge Topolino
    gli piacciono i film di Tarzan e Stanlio e Ollio
    e si è fatto in casa una canoa troppo grande
    che non passa per la porta.

    Uno l'ho ricordato adesso adesso
    in questo fioco di luce premuta dal buio
    ma non ricordo che faccia abbia.

    Uno mi dice a questo punto bisogna mettere
    la parola amen
    perché questa sarebbe una preghiera, come l'hai fatta tu.

    E io dico che mi piace la parola amen
    perché sa di preghiera e di pioggia dentro la terra
    e di pietà dentro il silenzio
    ma io non la metterei la parola amen
    perché non ho nessuna pietà di voi
    perché ho soltanto i miei occhi nei vostri
    e l'allegria dei vinti e una tristezza grande.

    Pierluigi Cappello
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  2. #47
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    E io dico che mi piace la parola amen
    perché sa di preghiera e di pioggia dentro la terra
    e di pietà dentro il silenzio
    ma io non la metterei la parola amen
    perché non ho nessuna pietà di voi
    perché ho soltanto i miei occhi nei vostri
    e l'allegria dei vinti e una tristezza grande.

    Bella questa ultima parte!( anche il resto...)
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #48
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    Il folle

    Nel parco di un manicomio
    incontrai un giovane
    dal volto pallido e bello e trasognato.

    Sedetti accanto a lui sulla panchina
    e chiesi
    "Perché sei qui?"

    Mi guardò con occhi attoniti
    e disse:
    "E' una domanda poco opportuna, la tua,
    comunque risponderò.
    Mio padre voleva fare di me una copia
    di se stesso, e così mio zio.
    Mia madre vedeva in me l'immagine
    del suo illustre genitore.
    Mia sorella mi esibiva il suo marito
    marinaio
    come il perfetto esempio da seguire.
    Mio fratello riteneva che dovessi essere
    identico a lui:
    un bravissimo atleta.

    E anche i miei insegnanti,
    il dottore in filosofia,
    il maestro di musica,
    e il logico matematico
    erano ben decisi:
    ognuno di loro voleva
    che io fossi il riflesso
    del suo volto in uno specchio.

    Per questo sono venuto qui.
    Trovo l'ambiente più sano.
    Qui almeno posso essere
    me stesso"

    Kahil Gibran
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #49
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    Preghiera

    Certi giorni, se pur non sappiamo pregare, una preghiera

    ci sale alle labbra. Così, una donna solleverà
    la testa dal setaccio delle mani e fisserà
    le minime cantate da un albero, un dono improvviso.

    Certe notti, se pur non abbiamo fede, la verità
    ci entra nel cuore, quella piccola pena familiare;
    allora un uomo resterà impalato ad ascoltare la sua gioventù
    nel lontano cantilenare latino di un treno.

    Prega per noi ora. Scale musicali di primo grado
    consolano l’inquilino che guarda dalla finestra
    di una città delle Midlands. Poi fa sera, e qualcuno chiama
    il nome di un bambino come se nominasse la propria perdita.

    È buio fuori. Dentro, alla radio la preghiera –
    Rockall. Malin. Dogger. Finisterre.


    Carol Anne Duffy
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  5. Likes Rosy liked this post
  6. #50
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    I poveri in chiesa
    (Arthur Rimbaud Charleville-Mézières, Francia 20/10/1854 – Marsiglia, Francia 10/11/1891)

    Recintati tra i banchi di quercia, agli angoli della chiesa,
    che il loro fetido respiro intiepidisce, tutti i loro occhi
    verso lo sfarzoso coro e la cantoria
    di venti bocche sbraitanti cantiche pie;
    annusando come un profumo di pane l’odore di cera,
    gioiosi, umiliati come cani battuti,
    i poveri al buon Dio, padrone e signore,
    offrono i loro oremus ridicoli e testardi.
    Alle donne piace allisciare i banchi
    dopo il sesto nero giorno in cui Dio le fa soffrire!
    E cullano, avvolti in strane pellicce,
    una specie di bimbi che piangono da morire.
    I loro seni sporchi di fuori, queste mangiazuppe,
    con una preghiera negli occhi, ma mai pregando,
    guardano malvagiamente sfilare un gruppo
    di birichine con i loro cappelli deformati.
    Di fuori il freddo, la fame, l’uomo che gozzoviglia:
    gli piace. Ancora un’ora; dopo, mali senza nome!
    - Intanto tutt’intorno geme, grugnisce, borbotta
    una collezione di vecchie pappagorge:
    ci sono i rimbambiti epilettici ai
    quali ieri ci si voltava lungo il cammino;
    e, col famelico naso in vecchi messali,
    i ciechi che un cane guida per il viale.
    E tutti, sbavando sciocca e mendica fede
    recitano l’infinito compianto a Gesù,
    che in alto sogna, ingiallito attraverso pallidi vetri,
    lontano dai magri malvagi e dai cattivi panciuti,
    lontano dai sentori di carne e di stoffe ammuffite,
    farsa prostrata e oscura dai gesti ripugnanti;
    - e la preghiera fiorisce d’espressioni ricercate
    e le misticità prendono toni pressanti,
    quando, da navate dove perisce il sole, pieghe di seta
    banali, verdi sorrisi, le Dame del quartiere
    distinto, - o Gesù - le malate di fegato,
    baciano le acquasantiere con le loro lunghe dita gialle.

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  7. Likes daniela liked this post
  8. #51
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Si prendano subito le impronte digitali...
    (Andrea Camilleri n. Porto Empedocle, AG 6/9/1925)

    Si prendano subito le impronte digitali dei bambini rom, ordina un paio di baffi sul nulla,
    e i baffi giurano che non è razzismo ma solo umana pietà verso i bimbi costretti a mendicare...
    che cuore che generosità...
    e mi tornano a mente i versi di un grandissimo
    sei così ipocrita
    che quando l'ipocrisia ti avrà ucciso sarai all'inferno
    ma ti dirai in paradiso!

    (da Poesie incivili, 2008)
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  9. Likes daniela, Andrea liked this post
  10. #52
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    Le pulci sognano di comprarsi un cane
    e i nessuno sognano di non essere più poveri,
    che un giorno magico piova all’improvviso la fortuna,
    che piova a catinelle la fortuna;
    ma la fortuna non piove né oggi, né domani, né mai,
    né come pioggerella cade dal cielo la fortuna,
    per quanto i nessuno la invochino
    e benché pruda loro la mano sinistra,
    o scendano dal letto col piede destro,
    o comincino l’anno cambiando la scopa.
    I nessuno: i figli di nessuno, i padroni di niente,
    che non sono, nonostante siano.


    I nessuno: i niente, gli annientati, affamati, morendo la vita, fottuti, fottutissimi:


    Che non parlano lingue, ma dialetti.
    Che non professano religioni, ma superstizioni.
    Che non fanno arte, ma artigianato.
    Che non praticano cultura, ma folclore.
    Che non sono esseri umani, ma risorse umane.
    Che non hanno viso, ma braccia.
    Che non hanno nome, ma un numero.
    Che non figurano nella storia universale, ma nella cronaca nera della stampa locale.
    I nessuno che costano meno della pallottola che li uccide.


    Eduardo Galeano
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  11. Thanks Rosy thanked for this post
    Likes daniela, DarkCoffee, Rosy, Claire liked this post
  12. #53
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    Uno di loro

    Ho visto uno di loro
    raggomitolato sotto un cartone
    davanti alla chiesa di San Francesco.
    Ho visto uno di loro rimproverato dal prete
    Ho visto uno di loro accovacciarsi nei cespugli
    Ne ho visto un altro barcollante
    contro la vetrata
    di un ristorante di prima categoria
    Ho visto uno di loro in una cabina telefonica
    mentre la scuoteva
    Ne ho visto uno con i piedi ruvidi
    Ne ho visto uno in una drogheria
    uscire con una pinta
    Ne ho visto uscire un altro senza niente
    Ne ho visto un altro mettere una corda
    nei passanti dei pantaloni
    Ne ho visto uno con un uccello sulla spalla
    Ne ho visto uno cantare
    sui gradini di City Hall
    nell’indifferente città dell’amore
    Ho visto uno di loro che cercava
    di abbracciare una donna poliziotto
    Ne ho visto un altro che dormiva
    al Ponte di Brooklyn
    Ne ho visto un altro in piedi
    sul Golden Gate
    La vista da quel punto era fantastica.

    Lawrence Ferlinghetti
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  13. Thanks Rosy, Claire thanked for this post
    Likes daniela liked this post
  14. #54
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Lo crederesti Andrea, e tutti voi amici che leggete? sono le descrizioni esatte di tutte le persone che incontro il venerdì. Grazie.
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  15. Likes Andrea liked this post
  16. #55
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da Rosy Visualizza il messaggio
    Lo crederesti Andrea, e tutti voi amici che leggete? sono le descrizioni esatte di tutte le persone che incontro il venerdì. Grazie.
    Rosy
    La povertà è un'unico Paese
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  17. Likes Claire liked this post
  18. #56
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    969
    Post Thanks / Like
    La recessione

    Rivedremo calzoni coi rattoppi
    rossi tramonti sui borghi
    vuoti di macchine
    pieni di povera gente che sarà tornata da Torino o dalla Germania
    I vecchi saranno padroni dei loro muretti come poltrone di senatori
    e i bambini sapranno che la minestra è poca e che cosa significa un pezzo di pane
    E la sera sarà più nera della fine del mondo e di notte sentiremo i grilli o i tuoni
    e forse qualche giovane tra quei pochi tornati al nido tirerà fuori un mandolino


    L’aria saprà di stracci bagnati
    tutto sarà lontano
    treni e corriere passeranno ogni tanto come in un sogno
    E città grandi come mondi saranno piene di gente che va a piedi
    con i vestiti grigi
    e dentro gli occhi una domanda che non è di soldi ma è solo d’amore
    soltanto d’amore

    Le piccole fabbriche sul più bello di un prato verde
    nella curva di un fiume
    nel cuore di un vecchio bosco di querce
    crolleranno un poco per sera
    muretto per muretto
    lamiera per lamiera

    E gli antichi palazzi
    saranno come montagne di pietra
    soli e chiusi com’erano una volta
    E la sera sarà più nera della fine del mondo
    e di notte sentiremo i grilli o i tuoni
    L’aria saprà di stracci bagnati
    tutto sarà lontano
    treni e corriere passeranno
    ogni tanto come in un sogno

    E i banditi avranno il viso di una volta
    con i capelli corti sul collo
    e gli occhi di loro madre pieni del nero delle notti di luna
    e saranno armati solo di un coltello

    Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra leggero come una farfalla
    e ricorderà ciò che è stato il silenzio il mondo
    e ciò che sarà.

    Pier Paolo Pasolini

    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  19. Thanks Rosy thanked for this post
    Likes Claire, daniela liked this post
  20. #57
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Per voi uomini dell'Europa...
    Per voi uomini dell'Europa che vi arrangiate ogni giorno
    Per voi donne dell'Est che lavate per terra o accompagnate
    a prendere aria i vecchi d'Occidente
    Per voi immigrati che dormite sulle panchine e vi svegliate
    con un'immensa nostalgia

    Per voi barboni
    che non
    volete padroni e vivete in pace

    con l'universo
    Per voi prostitute che offrite il vostro sesso a negri bianchi
    gialli fino al sangue
    Per voi malati e disoccupati come solidarietà e misericordia
    Per voi missionari che portate tenerezza ai deboli prima di morire
    Per voi contadini che fate pascolare il gregge e arate i campi da
    nord a sud
    Per voi folli che ci insegnate gratis la follia
    Per voi che siete soli e fuggite come me
    scrivo questi versi in italiano e mi tormento in albanese.

    Gëzim Hajdari ( Albania)
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  21. Thanks DarkCoffee thanked for this post
    Likes daniela, DarkCoffee liked this post
  22. #58
    Junior Member
    Registrato dal
    Feb 2015
    Messaggi
    1
    Post Thanks / Like

    Ingiusta pace

    Quote Originariamente inviato da Rosy Visualizza il messaggio
    Inizio con una splendida poesia di Claudio POZZANI.
    E' un poeta genovese, cinquantenne, presidente del Festival della Poesia che si svolge ogni anno a Genova.
    La sua più nota ( e migliore) composizione si intitola "SONO".

    SONO

    Sono l’apostolo lasciato fuori dall’Ultima Cena

    Sono il garibaldino arrivato troppo tardi allo scoglio di Quarto

    Sono il Messia di una religione in cui nessuno crede

    Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto che non cede

    Sono il protagonista che muore nella prima pagina

    Sono il gatto guercio che nessuna vecchia vuol carezzare

    Sono la bestia idrofoba che morde la mano tesa per pietà

    Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto senza età

    Sono l’onda anomala che porta via asciugamani e radioline

    Sono il malinteso che fa litigare

    Sono il diavolo che ha schivato il calamaio di Lutero

    Sono la pellicola che si strappa sul più bello

    Io sono l’escluso, l’outsider, un chiodo nel cervello

    Sono la pallina del flipper che cade un punto prima del record

    Sono l’autorete all’ultimo secondo

    Sono il bimbo che ghigna contro le sberle della madre

    Sono la paura dell’erba che sta per essere falciata

    Io sono l’escluso, l’outsider, questa pagina strappata.

    Claudio Pozzani
    Mi ha molto colpita questa poesia, gli Ultimi sono anche i miei preferiti.
    Se cerchiamo Dio, andiamo in chi soffre povertà, abbandono, malattie... e lì lo troveremo!
    Complimenti all'Autore!
    Questa è una mia poesia sugli "Ultimi"

    Ingiusta pace

    Han visto i miei occhi
    Scavate rocce da aridi venti
    D’indifferenza:
    Era fame…
    Han visto
    Frettolosi preti ciechi
    Sordo vento
    Silenziosa carne urlante
    Sull’ultimo gradino:
    Era freddo…
    Han visto secolari memorie
    Obliate e chiuse:
    Era abbandono…
    Han visto domande e perle
    In smarriti occhi:
    Era solitudine…
    Han visto figli di Dio
    Nulla mirare
    E desolato stupore
    In vinte braccia vuote:
    Era Madre.
    Han visto i miei occhi
    Opulenza e ipocrisia
    Tra lor devoti
    All’esecrato desco:
    Era... ingiusta pace.

    - Maria Savasta

  23. Thanks Rosy thanked for this post
    Likes kaipirissima, daniela, Claire liked this post
  24. #59
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    Grazie di questa bellissima e preziosa testimonianza, espressa in versi! Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  25. #60
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    I "Nessuno"

    Le pulci sognano di comprarsi un cane
    e i nessuno sognano di non essere più poveri,
    che un giorno magico piova all'improvviso la fortuna,
    che piova a catinelle la fortuna;
    ma la fortuna non piove né oggi, né domani, né mai,
    né come pioggerella cade dal cielo la fortuna,
    per quanto i nessuno la invochino
    e benché pruda loro la mano sinistra,
    o scendano dal letto col piede destro,
    o comincino l'anno cambiando la scopa.
    I nessuno: i figli di nessuno, i padroni di niente,
    che non sono, nonostante siano.


    I nessuno: i niente, gli annientati, affamati, morendo la vita, fottuti, fottutissimi:

    Che non parlano lingue, ma dialetti.
    Che non professano religioni, ma superstizioni.
    Che non fanno arte, ma artigianato.
    Che non praticano cultura, ma folclore.
    Che non sono esseri umani, ma risorse umane.
    Che non hanno viso, ma braccia.
    Che non hanno nome, ma un numero.
    Che non figurano nella storia universale, ma nella cronaca nera della stampa locale.
    I nessuno che costano meno della pallottola che li uccide.

    Eduardo Galeano( Uruguay)
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  26. Likes daniela, Claire liked this post

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •