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20-January-2015, 16:52
#1
Moderator
Gustave courbet a Basilea
Purtroppo sono riuscito a visitare la mostra solo negli ultimi giorni d'apertura e quindi non posso invitarvi a visitarla. Posso comunque decantarne la bellezza e la sorprendente freschezza dell'opera di un artista che (mi cospargo i capo di cenere) avevo largamente sottovalutato.
Se a prima vista il tratto paesaggistico appare "tradizionale" nel suo presentarsi all'occhio, ad uno sguardo più attento si rivela dirompente nella sua rottura con gli stereotipi romantici, che pur sono presenti, ma reinterpretati in modo soggettivo ed emozionale.
Sono già presenti in nuce molti caratteri distintivi della pittura impressionista, che Courbet è stato uno dei primi a capire e sostenere.
La cornice architettonica della fondazione Beyeler l'ho già decantata altrove e non mi ripeto, se non per sottolinearne l'eccezionale efficacia.
Ecco qualche immagine di Courbet (quasi tutte le opere mostrate nel montaggio erano espoeste a Basilea)
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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Moderator
Quasi dimenticavo: ho anche avuto diritto a un bonus di grande valore. nell'atrio del Max Museo, dove era stato allestito uno studio radio temporaneo della rete 2 (cioè la rete culturale e artistica della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) stava concedendo un'intervista Roberto Vecchioni, a proposito del suo ultimo libro. Praticamente ho potuto godere di una promozione particolare "due in uno": museo e conferenza incontro con Vecchioni. Da sballo!
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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