Arte poetica

Sospirata parola, che alla fine
mi sei giunta, m'hai colto
in un momento di disattenzione,
e ti vuoi improvvisa, non cercata,
sfuggi al gesto raro, alla misura
esorbitante. D'una riga t'orli
di mare, gonfi in nube, ti dibatti
come colomba,
sorgi in cima al semplice

respiro della voce, all'indolente
mano che ti scandisce, ed urgi -
trepida
cosa tra cose - a collocarti
in questa
calda, iridata, precisa esistenza.

Sergio Solmi