Mah, sinceramente non saprei cosa distingue un giallo "maschile" da uno "femminile" però se volessimo sviluppare questo aspetto della letteratura gialla ne sarei ben felice.
Per quanto riguarda il romanzo in sè concordo sul fatto che la tecnica del continuo salto temporale qui è un po' eccessiva e, alla fine, non mi pare di ricordare che rendesse più appetibile la storia, mentre capisco benissimo come Harry Hole, con la sua indole solitaria e tormentata, eserciti un fascino irresistibile sulle donne (al punto tale che Tess ne sbaglia perfino il nome )
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