Quote Originariamente inviato da Mauro Visualizza il messaggio
Mi permetto di dissentire su quanto dottamente affermato da Rupert in quanto ritengo che la noia, più che un motore per la creatività, sia una pericolosa anticamera di comportamenti quantomeno opinabili, non a caso il mondo è pieno di persone annoiate (spesso ricchi nullafacenti) che riescono a dimostrare come si possa avere tempo per tutto e non combinare niente, come, per citarne uno a caso, il signorino Elkann.
No, più che la noia, loderei più volentieri la lentezza, quella che ci tiene lontani dalla fruizione rapida e incosciente di quantità industriali di contenuti senza che nessuno di essi ci lasci nulla dentro e quindi ringrazio chi ha pensato che possa e debba esistere uno slow food, filosofia che ci permette di godere appieno delle meraviglie enogastronomiche in barba alle tonnellate di fast (& junk) food con cui si ingozzano i tritarifiuti con sembianze umane. E ringrazio anche chi ha viaggiato con me in lunghi e lenti percorsi motociclistici lungo strade secondarie e bellissime dove, viaggiando con la dovuta lentezza, puoi scoprire dietro ogni curva una piccola meraviglia, questo nonostante la presenza sulle stesse strade di personaggi al limite del delinquenziale che trasformano ogni centimetro di strada in un terreno di battaglia a colpi di sorpassi a velocità folli.

Insomma, la lentezza è quella che ci permette vivere in modo pieno e sensibile le nostre esperienze ovvero nell'unico modo per cui ne valga davvero la pena.
Tendo a condividere quanto scrivo e quindi dissento dal tuo dissentire... !

In realtà credo che la contraddizione (e quindi anche la contrapposizione dei nostri pensieri) sia solo apparente e dipende, come sempre, dal valore che si scegle di dare a un termine.
Per noia intendo la condizione di inazione e di assenza di stimoli in cui una persona qualsiasi può ritrovarsi e che al tempo della comunicazione onnipresente è quasi diventato inesistente, perché l' "inazione" oggi coincide con qualche forma di comunicazione telematica o virtuale.
Mi sembra di capire -correggimi se sbaglio- che tu per noia intenda invece quello stato mentale per cui una persona messa nella condizione giusta, cioè l'assenza di stimoli perdepiti come adeguati, non è in grado di reagire se non ricercando quegli stimoli che sente mancare.
Sebbene saldamente agganciati ed espressi dallo stesso termine, i due concetti non sono perfettamente sovrapponibili. In particolare la noia distruttiva di cui parli è l'incapacità di godersi la vita in tutti i suoi aspetti e quindi in sintesi la dipendenza da alcuni tipi di stimolo polto limitati e di solito, appunto, distruttivi.
Ritengo altresì che l'esposizione precoce alla noia intesa come inazione e assenza di forti stimoli esterni, sia la condizione necessaria per poter sviluppare efficaci antidoti e strategie creative sufficienti ad evitare che la noia distruttiva e dipendente prenda il sopravvento sulla persona.
Infatti l'annoiato distruttivo tende ad annoiarsi in qualunque circostanza, indipendentemente dalle risorse che si trovano a sua disposizione e difficilmente troverà un'alternativa alla ricerca di quegli stimoli distruttivi che lo divertono per la durata del loro effetto distruttivo e non un secondo più in là.