Faccio il pessimista (e dietrologo) del gruppo esprimendo la speranza che fra loro ci siano buoni scrittorie non magari anche "fenomeni letterari" da sospingere verso le vette delle classifiche a suon di premiazioni pilotate.
Ti quoto pienamente Mauro. Tutti capolavori sembra poco probabile anche a me. Un mio amico libraio l'altro giorno mi diceva che gli editori si sono trasformati in uomini d'affari...che ormai ragionano in "quanto venderà il tal libro".
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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