Concordo pienamente con quasi tutto quello che scrivi.

Trovo curioso che tu ritenga l'arte contemporanea più facilmente comprensibile. Di solito è proprio l'incomprensibilità ad essere usata come giustificazione per la disaffezione nei confronti dell'arte contemporanea.

Quanto alla venere degli stracci di Pistoletto, l'ho vista dal vero a Londra, alla Tate Modern. Le era dedicata un'intera stanza e l'ho trovata incredibilmente ricca spunti. Mi sono sentito interpellato su questioni come che ruolo ha il vestito oggi? La cultura e la mitologia sono vestiti? Sono stracci?, I vestiti sono solo stracci? O fanno parte della nostra identità? O siamo noi a dare ad essi dignità culturale aldilà della funzione isolante? Ecc. Ecc. Ecc...
Sono rimasto nella stanza per una mezz'ora. Se non è arte quella che ti fa rimettere in questione tutti i tuoi luoghi comuni e le tue granitiche convinzioni estetiche, che cosa è arte?