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mi metto in questione in quanto educatore: come faccio a educare all'arte?
Si sa, Rupert, quello dell'educatore è mestiere difficilissimo - o meglio - una vocazione superiore.
Ovviamente non so rispondere alla tua domanda, potrei scrivere solo banalità.
Bisognerebbe anche stabilire cosa si intenda davvero per Arte. Per me è interiorità sensibile e profonda che cerca espressione, magari inizialmente anche una guida, sì, ma soprattutto è sentimento innato a cui abbandonarsi.
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Le tue però non sono obiezioni di principio, ma valutazioni secondo il gusto e la se4nsibilità personali. Anche di Duccio da Boninsegna o del Beato Angelico si possono apprezzare alcune opere più di altre, non è un problema specifico dell'arte recente... Almeno, non credo.?
Certo, non sono obiezioni di principio, proprio per il motivo già esposto sopra.
Ho espresso la mia opinione accennando al Dadaismo solo perché tu hai nominato Duchamp.
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P. s.: "aggressività dadaista"? Il dadaismo può essere tacciato di tantissime pecche, ma non l'avevo mai sentito definire "aggressivo". In che senso è aggressivo il dadaismo? Non afferro il concetto.
Non sono esperta in materia, forse ho esagerato e l'aggettivo è troppo forte e improprio, però il messaggio che filtra dalle più conosciute opere Dada non credo si possa definire pacato e propositivo, direi piuttosto inteso a provocare e colpire duro, con "aggressività" irriverente.