Devo dire che, come tutti i maschietti citati da Walt, ho sempre considerato senza dubbio un maestro il Giuan Brera fu Carlo anche se in certi casi lo trovavo fin troppo prolisso e autoreferenziale.
Ma è stato quello che ha dimostrato come una persona di grande spessore culturale sia sempre e comunque un valore aggiunto al mestiere che fa, specie se si tratta di lavorare con le parole. Vecchio padano della bassa che è stato coerente con sè stesso e le sue convinzioni tecnico-sportive contro le stupide mode che negli anni '80 sono riuscite a involgarire anche lo Sport oltre che al resto della società. Famose in questo senso la sue polemiche con Sacchi e i finti innovatori del mondo del calcio.
Una volta disse una frase che la dice lunga su come prendesse seriamente il suo lavoro di giornalista sportivo: "Uno che vuole scrivere di sport e non capisce nulla di atletica leggera è meglio che si cerchi un altro lavoro" ... purtroppo oggi siamo invasi da decerebrati urlanti che non sanno nulla di sport, ma hanno trovato un lavoro comodo e ben pagato, forse il suo unico, vero erede è Gianni Mura.