IL SILENZIO DEL GHIACCIO

La trama:
Doveva essere un tranquillo weekend in montagna. Maura Isles ne aveva bisogno più che mai, per staccare un po. da un lavoro, quello di anatomopatologa, che le ha fatto guadagnare il soprannome di "regina dei morti". E per dimenticare un amore impossibile. Doveva essere un tranquillo weekend e invece va subito tutto storto. La neve comincia a cadere troppo fitta. La stradina di montagna diventa indistinguibile. Il navigatore satellitare non funziona, così come i cellulari. Basta un attimo perché l'auto esca di strada. Sopravvissuta all'incidente, Maura si addentra nel nulla per cercare soccorso. Quello che trova, però, ha dell'incredibile e del misterioso. E ha l'odore inconfondibile della morte. Forse, presto, anche della sua. Molto presto. Se per Maura sta per iniziare il peggiore degli incubi, per Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, sta per iniziare la caccia. Perché nonostante Maura sia scomparsa, nonostante le prove evidenti di un destino terribile, Jane non è disposta ad arrendersi. A costo di scoperchiare un segreto orribile e letale.

BELLO , BELLO, BELLO.
E non mi dite che sia un aggettivo banale. Da tempo non leggevo un giallo di questa portata.
Talmente intrigante ed avvincente, da dimenticare introspezione, caratteri dei personaggi, riflessione: tutto.
Nei gialli di questo tipo, in cui la storia incalza e non dÃ* respiro, ci si ritrova a ...macinare pagine, e basta.
( ho letto la parola fine alle 6 del mattino. Alle 6.45 sarebbe suonata la mia sveglia!non mi succede spesso...)

Mi si dirÃ*: Ma...tutto quello per cui hai sempre predicato? Avete ragione, ma leggetelo e poi mi capirete.
Devo premettere che se si sono letti gli altri della Gerritsen, tutti quelli che hanno come protagoniste Maura Isles, anatomopatologa, e Jane Rizzoli, Poliziotta, si gusta un tantino di più.

Ma anche se fosse la prima lettura, è di sicuro gradimento.
Immaginate una storia da brividi su per la schiena- tutta da brividi ! -
in cui si è così calati nella vicenda, da viverla.
Lo smarrimento dei protagonisti nella tormenta di neve ( un classico, mi dicevo); la scoperta del villaggio vuoto, ma inquietante, con piccoli ma cupi segnali di pericolo...la tavola apparecchiata, gli animali domestici morti senza apparente causa...e molti altri.
Poi, in crescendo, un'avventura che diventa sempre più terribile, e che coinvolge a tal punto da essere dentro la storia! almeno, a me è accaduto questo.
Ed allora, di volta in volta, ci si trova ad arrancare nella neve sprofondando con l'inseguitore che si avvicina...a scoprire impronte misteriose nella neve fresca... a scoprire che le persone che si credevano amiche hanno uno strano modo di guardarti...minaccioso.
Questo giallo, con la sua atmosfera tesa e densa di pericoli di ogni genere, mi ha ricordato certi vecchi gialli classici di Bill Pronzini, qualcuno lo conosce? grande giallista.

Da cosa si deduce che non faccia parte dei miei soliti gusti? Dal fatto che non vi si trovi - a lettura conclusa -neppure un segnalibro ( o, se fosse mio, una sottolineatura!), in cui si evidenzino frasi o parole o concetti che mi hanno colpita.

Qui mi ha colpita LA STORIA TUTTA. E non mi succede spesso. E mi fa perdonare anche la mancata ( o la poca)introspezione.
Giallo consigliatissimo.
Rosy :P :P