MAGARI
A voi, ragazze isolate del secolo
condottiere silenziose, sconosciute alla gente
voi, sulle cui labbra è morto il sorriso,
voi che siete senza voce in un angolo sperduto, piegate in due,
cariche dei ricordi, nascosti nel mucchio dei rimpianti
se tra i ricordi vedete il sorriso
ditelo:
Non avete più voglia di aprire le labbra,
ma magari tra le nostre lacrime e urla
ogni tanto facevate apparire
la parola meno limpida.
(poesia tratta da Nadia Anjuman, “Poesie scelte”, Torino, Edizioni Carta e Penna, 2008.)

Nady
a Anjuman è una giovane donna, madre e poetessa afghana che il 4 novembre 2005 muore, uccisa dal marito, per aver letto in pubblico alcuni suoi versi d’amore scritti prima di sposarsi. Eppure Nadya era già famosa nel suo paese, ma questo non ha impedito il massacro.
Il marito, ricercatore universitario della facoltà di lettere, è stato assolto.