Adesso tutti sapranno chi è Tintin grazie al film di Spielberg, che non so se andare a vedere perché non vorrei trovarci qualche americanata e già mi girano perché hanno cambiato il titolo del fumetto che era “Il segreto del Liocorno” (Le Secret de la Licorne) con Unicorno: sempre corno è ma non ne vedo il motivo. Poi sir Galahad ci spiegherà la differenza.
E voglio essere preciso quando si affermano queste verità storiche: ecco la vignetta del libro, pag. 3, riga 2, donde si evince che “liocorno” era il nome del modellino di nave, nonché allego il Fontespizio del fumetto (31 dicembre, 1965, Lire 300, che tenerezza…).



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Ho iniziato a collezionare i vari episodi da ragazzo e ce li ho tutti e 23, un po’ in francese, un po’ in inglese e stranamente solo uno in italiano, proprio questo. Grazie Spielberg che me lo posso rileggere con meno fatica.
Tintin viene ideato e realizzato graficamente nel 1929 dal disegnatore belga Georges Rèmi che si firma Hergè , per il settimanale francese a fumetti Le Petit Vingtième, un supplemento del quotidiano cattolico Le Vingtième Siècle, se vogliamo un po’ il nostro Corrierino dei Piccoli supplemento al Corriere.
Tintin è un giovane reporter, caratterizzato da un ciuffo di capelli rossi, un maglione, un paio di pantaloni alla zuava e una testa ovale ( un parente, monsieur Poirot? ) con due occhi piccoli, vispi ed espressivi. Nonostante lo stile del fumetto potrebbe sembrare di tipo umoristico, Tintin è il protagonista di bellissimi fumetti avventurosi, con storie ambientate in ogni parte del mondo: Europa, estremo Oriente, Russia, medio Oriente, Africa, America e perfino sulla luna. Insieme al suo inseparabile cane Milou, un fox-terrier bianco, viene continuamente coinvolto in complicate storie poliziesche, in enigmatici misteri archeologici, in intricati spionaggi internazionali e in lotte contro criminali inafferrabili. Compaiono poi dei personaggi caratteristici quali
Capitano Haddock: un lupo di mare con capelli e barba nera, molto amante degli alcolici e delle imprecazioni fantasiose.
Professor Girasole: chiamato anche "Tornasole" in riferimento alla cartina tornasole usata nei laboratori di chimica, è uno scienziato geniale e ostinato ma sordo come una campana.
Dupont e Dupond: due imbranati e baffuti poliziotti, agenti della Suretè. Sono quasi sempre in giacca e bombetta; in alternativa, indossano travestimenti pacchiani che riflettono la loro stereotipata "conoscenza" dei paesi stranieri, contrapposta a quella profonda di Tintin.
Nestore: il maggiordomo della tenuta di Moulinsart che il capitano Haddock acquista col ricavato di una avventurosa "caccia al tesoro"; leale e imperturbabile in principio egli serviva (sempre a Moulinsart) i loschi antiquari Passeretti, che arrivavano persino a rapire Tintin, ma era all'oscuro delle loro malefatte, viene quindi mantenuto a servizio dal nuovo proprietario del maniero.

Il segreto del liocorno (1943) undicesimo episodio di Tintin viene ora portato sullo schermo da Spielberg.
Non so perché abbia scelto questa avventura tra le tante non è la più originale né la più bella e mi viene un sospetto: il fumetto termina con l’invito a leggere il successivo episodio dal titolo IL TESORO DI RAKAM IL ROSSO e quindi ha un seguito, che magari scommettete che esce come altro film?

Ma sì, corro il rischio e lo vado a vedere al cinema.
Però col fumetto in mano come un libretto d'opera e ti tengo d'occhio Spielberg dei miei Indiana!