Thanks:
0
Likes:
0
Visualizzazione discussione
-
04-October-2012, 03:10
#4
Moderator
Il fiume
Il fiume... la mia infanzia n'era tutta
vinta. Veniva di lontano e andava
lontano. E mi affacciavo al suo mistero,
a quel suo mondo che mi rivelava
la vita accesa istante per istante.
Una bolla, e la seguo con il fiato
sospeso, vedo che si frange a un gorgo,
o ristà, prigioniera, dietro un sasso,
o si allontana e perde. Poi mi volto,
ne cerco e seguo un'altra, ancora un'altra.
Il fiume era le stagioni, l'anno.
In crescita e turbato da principio,
poi ricolmo, sospeso a cielo e nuvole,
poi fondo limpido a se stesso, agli altri,
infine vetro, anche senza gelo.
Ma più era le piene, le alluvioni.
Un giorno o due di furia... Poi la calma,
il ritorno alla norma e lo stupore
di non trovarla. Il fiume ora appariva
un altro, aveva dislocato tutto.
E qualche cosa andava dislocandosi,
ora, in chi lo guardava. E non soltanto
per lo sfacelo: per la trama tenera
su certe sabbie prima inesistenti.
La grazia ch'era al fondo della furia.
© Remo Fasani (196)
Da: Qui e ora
Edizioni Pantarei, Lugano 1971
Tratto da:
http://www.lyrikline.org/index.php?i...ash=d8611f3a4d
Permessi di invio
- Non puoi inserire discussioni
- Non puoi inserire repliche
- Non puoi inserire allegati
- Non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum
Segnalibri