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Master Member
“Chi muore per la vita non puo’ essere chiamato morto”.
Sono le parole di uno dei medici cubani arrivati in soccorso dell’Italia.
C’è chi esporta guerre e odio e chi solidarieta’. La solidarieta’ internazionale e umana e’ alla base della rivoluzione cubana. Per loro la salute e’ considerata un bene comune e non una fonte di guadagno.
Vorrei solo ricordare che la disponibilità dei medici e dei tecnici cubani è stata rivolta verso tutti, al di là delle contrapposizioni ideologiche.Anche verso gli Stati Uniti.( vedi uragano Katrina o 11 settembre.)
Come e’ noto anche l’unione europea partecipa alle sanzioni contro l’isola.
“La vita di un singolo individuo vale milioni di volte la proprietà dell’uomo più ricco della terra e molto più importante di una buona remunerazione è l’orgoglio di aver servito il prossimo.
Molto più definitivo e molto più duraturo di tutto l’oro che qualcuno può accumulare nel corso della vita, è la gratitudine del popolo”.
Questo scriveva Ernesto Che Guevara nel 1960, indicandoci una via che nessuno o quasi ha seguito.
.Al di la’ di come la si pensi volevo dire a certa gente : Non rosicate…applaudite e poi fate di meglio.
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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Administrator
[QUOTE=Enribello;39346]“Chi muore per la vita non puo’ essere chiamato morto”.
Al di la’ di come la si pensi volevo dire a certa gente : Non rosicate … applaudite e poi fate di meglio./QUOTE]
Tutto perfettamente condivisibile ma vorrei aggiungere una postilla all'ultima frase ... "se ci riuscite"
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Senior Member
Volevo dire che....
qui sta nevicando di brutto....
e come si dice a Bologna...ho su i maroni...bona !!!!!!!
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Moderator
Che settimana!
Giovedì scorso il Consiglio di Stato (il nostro governo cantonale, paragonabile a una giunta regionale, ma con molta più autonomia e molti più poteri) ha deciso di riaprire le scuole.
Ho passato il fine settimana assieme ai miei collaboratori per cercare di inventarci una nuova modalità di scuola: parzialmente online e parzialmente in presenza. Il tutto cercando di convincere preadolescenti e adolescenti a rispettare le distanze sociali. Ercole e Sisifo messi assieme non avrebbero trovato sfida più ardita.
Classi dimezzate. Servizio d'ordine all'entrata e all'uscita. Percorsi circolari obbligati. Grandi spazi e piccoli tempi... una scuola veramente dispersiva in cui è difficile far veramente lezione. Ma la gioia degli allievi nel rivedersi è impagabile e persino nel rivedere i docenti.
Di sapere accademico se n'è trasmessopoco. Ma tutto sommato il bilancio è positivo.
Ora staremo a vedere come reagisce la curva dei contagi. Ogni virologo dice la sua e i pareri non potrebbero essere più contrastanti. È proprio vero che la biologia e la medicina non sono scienze esatte.
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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