Pistole e bisturi



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Due parole sembrerebbero molto lontane, dal punto di vista dell'etimo. Ma non è così. Tutte e due sono parole - diciamo - di ritorno, ossìa derivate dal francese.Di "pistola" si danno almeno tre etimi diversi, ma è molto attendibile quello che lo vuole derivato da Pistoia, città in cui nel Medio Evo in cui si fabbricavano armi ferree di notevole qualità, un po' comne a Toledo e a Damasco. I pugnali e gli stiletti prodotti, nel gergo comune, erano detti allora Pistojesi; poi pistolesi , pistoletti e infine pistole. Nel secolo XVI nacquero le armi da fuoco, marchingegni che vennero chiamate terzaruoli o terzette (perchè erano lunghe circa un terzo degli archibugi) e, siccome potevano essere tenute in una mano come i coltelli, anche pistole. Dunque all'inizio le pistole altro non erano che coltelli, e pure fabbricati a Pistoia. Solo più tardi tale nome passò alle armi da fuoco.
Anche Bisturi è parola derivata dal francese ma deriva dalla parola "Pistoriensis", ossìa coltellino fabbricato (anche questo) a Pistoia, ove esistevano maestri ferrai, arte che si propagò poi anche nel mio Mugello, a Scarperia. Il francese Bistourì passò a chiamarsi bistorino e poi bìsturi (secolo XV). Strumento che fu subito adoperato dai chirurgi. (PS: chirurgi è, al contrario di chirurghi, la dizione giusta, così come Biologhi, e non Biologi)