Oggi torno a Basilea per visitare un museo molto particolare dedicato a un artista a cui sono particolarmente affezionato: Jean Tinguely.
Le sue strutture in movimento, estremamente raffinate e perfettamente inutili, come ogni cosa sublime, esprimono l'anima poetica dell'universo. Hanno la stessa natura delle sfere armillari e degli automi musicali. Una specie di compromesso tra eternità e fragilità dell'effimero.
Ho avuto modo di incrociare qualche volta Tinguely a Friborgo, quando ero studente e lui frequentava un ristorante molto popolare che quando potevamo permettercelo bazzicavamo anche noi studenti squattrinati. D'altronde la gerente d'allora, donna pittoresca e attempata, dalle molteplici esperienze di vita e estremamente allegra e accogliente, non risparmiava le proprie (generalmente scurrili) perle di saggezza. Sulle pareti del locale ci sono ancora delle opere di Tinguely... Funzionano benissimo, ma oggi l'atmosfera nonè più quella d'allora.


Nome:   9304_default_landscape.jpg
Visite:  566
Grandezza:  69.7 KB
Un'opera di Tinguely sulle pareti del Café du Gothard a Friborgo.


Ma veniamo al museo di Basilea: Ci sono molteplici percorsi possibili. Ne scelgo un paio.
Il primo è quello più classico, un giro tra le opere della collezione in stile tassonomico, molto illustrativo, ma anche un po'statico e non veramente in sintonia con lo spirito rumo roso e giocoso di Tinguely.

Una vesione più movimentata e più vicina allo spirito dell'artista è il metamuseo, con filmati, presentazioni e animazioni.

Ci sono poi altre possibilit, come un accesso più biografico o uno più critico artistico, la cui scoperta lascio alla voglia personale d'ognuno.

Infine, trovandoci a Basilea, vi propongo anche un giro turistico della città:

https://www.basel.com/it/360