Ho letto il romanzo a settembre e ho lasciato la mia recensione nel thread dedicato al romanzo.
Mi è spiaciuto non rileggerlo con voi ma non ero nello stato d'animo adatto, comunque a me questo romanzo è piaciuto molto e non riesco a non empatizzare con Fosca, col suo senso di solitudine e col suo disperato bisogno di essere amata, può essere definita una donna vampiro ma non riesco a vedere Giorgio come una vittima, Giorgio era consapevole del fascino che suscitava in Fosca e gli piaceva essere oggetto di adulazione fino a che ne è rimasto invischiato senza sapere più come uscirne (o forse Giorgio non voleva uscirne, trovando nell'amore di Fosca un rafforzamento del suo vivere l'amore in maniera melodrammatica, a me sembra che Giorgio viva tutti gli aspetti della sua esistenza in modo crepuscolare, tormentoso, quasi masochistico).