Da giovanissimo sono stato un avido lettore di Tex. Un conoscente possedeva la collezione integrale che ostentava ordinatissimamente nella vastissima libreria di casa. Scaffali e scaffali di numeri in ordine progressivo. Avevamo il diritto di leggere qello che volevamo, ma nulla poteva varcare la soglia della stanza in cui si trovavano.

Con il senno di poi credo che trovassi molto confortante l'universo moralista di Tex Willer, intriso di buonismo manicheo, nel quale era sempre chiarissimo chi fosse il buono, chi il cattivo e la legge aveva sempre il sopravvento a suon di cazzotti.

D'altronde il facoltoso collezionista era un giurista... nulla di sorprendente.