Tratto dal libro "American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History".
Il cecchino Chris Kyle viene inviato in Iraq con una sola missione: proteggere i propri compagni. Grazie alla sua precisione millimetrica e alla sue gesta eroiche salverà innumerevoli vite guadagnandosi il soprannome di "Legend". Tuttavia, la sua reputazione cresce anche dietro le linee nemiche facendolo diventare uno degli obiettivi primari. Nonostante ciò, riuscirà a far ritorno a casa scoprendo che la guerra è qualcosa che difficilmente riuscirà a lasciarsi alle spalle. Premio oscar per il miglior montaggio sonoro.

Dal web

Caro Clint Estwood …forse le biografie non fanno per te...neanche "Invictus" mi era piaciuto tanto.
So che sei della della destra conservatrice repubblicana, pero' mi sei sempre piaciuto...hai sempre fatto dei film onesti. Alcuni molto belli penso a Mystic river e Million Dollar Baby..... parlando di film nell'ottica guerra penso a Flags of Our Fathers Letter da Iwo Jima o Gran Torino di un realismo anche crudo che vedevano le cose da un angolazione diversa... ecco proprio alla luce degli ultimi tre, non mi aspettavo di vedere un film come questo, intriso di retorica patriottica con una visione unilaterale e gli iracheni quasi come i pellerossa nei film western anni sessanta..... quindi saro’ esplicito. Lo stereotipo del tipo l’America e’ il bene assoluto e tutto il resto del mondo e’ regnato dal male ha rotto veramente le palle. Ormai anche i bambini sanno che gli USA dalla seconda guerra mondiale in poi hanno massacrato nazioni intere per il denaro e il petrolio e non certo per la democrazia…e che l’ISIS e’ una loro creazione (come ammesso anche da Hillary Clinton).
Allora sul genere molto meglio “Hurt Locker” della Bigelow o “Il nemico alle porte “ di Annaud.
Poi per carita'.....bravini sia Bradley Cooper (anche produttore del film) e Siena Miller che fino ad oggi non aveva certo regalato perle di recitazione. La fotografia non e’ male, le scene d’azione sono girate bene…pero’ che vi devo dire… tanto sponsorizzato ma alla fine un film piatto che non emoziona .. anzi l’assoluta superficialità rendono la pellicola, dopo la prima mezz’ora, estremamente noiosa. Finale di puro stampo yankee, con tanto di parata e bandiere americane al vento.

Posso comprendere che negli USA questo genere di retorica possa ancora avere presa…classico film di propaganda. Tra l'altro leggendo qualcosa su questo “eroe” cecchino ho visto che ci sono molte ombre.
Clint Eastwood al minimo del minimo sindacale, e mi dispiace dirlo perche’ lo considero un maestro.
Una delusione.