Il mio primo ricordo a colori è l’arancione della mia tazzina di plastica che portavo, felice, all’asilo, nel mio cestino, arancione anche questo…. i nastrini rossi che abbracciavano le mie grandi e lunghe trecce sapientemente modulate dalle mani di mia madre…. la salopette rossa immortalata in una mia foto dove avevo gli occhi lucidi per il pianto e il colore indefinito dei miei occhi che spiccava tra il rossore delle guance…. il grigio telefono di casa, quello con i numeri che per comporli si doveva far ruotare il cerchietto….ed ero contentissima di usarlo, mi sembrava magico….
Il bianco gesso che prendeva le sembianze di due stivali e che arrivava alle ginocchia quasi sempre viola per le sbucciature…. il nero delle mie prime scarpe…. il rosa cipria del mio tutù, delle mie scarpette, della mia fascetta sulla testa, quando andavo a danza…. il bianco tulle con i brillantini argentati del tutù del mio primo saggio, bellissimo…. il marrone chiaro delle tavole del palcoscenico……

E poi un tuffo nel blu della piscina, blu come il mare quando ci cammino dentro….., il blu, immenso blu, in cui mi perdo nei miei pensieri…..
E poi il rosa dei miei primi occhiali da vista, del mio primo rossetto messo timidamente, della vestaglia in ospedale al mio secondo intervento…
Il viale con le foglie gialle quando raggiungevo a piedi la scuola in autunno, la mia stagione preferita……
Il rosso dei capelli di Jeanne, quadro che mi affascinò all’istante……

Modigliani diceva “Quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi”....chissà se un giorno qualcuno imprimerà su una tela il colore dei miei occhi….. e chissà di quale colore saranno i suoi……