“Vorrei prenderla per mano e portarla via. Lontana dal suo dolore, dal suo senso di colpa (..), lontana dalla sua paura di rimanere sola, nella sua scatola di vetro dove tutti continuano a ripeterle che è un angelo, quando lei dell’angelo pensa di non avere proprio niente (..). Quello che immagino di questa donna è che viva dentro una regola che si è imposta, difficile da indovinare tanto sembra libera. Eppure sento che la sua propensione a scardinarla è come la mia. Tutti hanno sempre pensato di me che ero un uomo libero perchè così portato per i viaggi, confondendo la libertà con la fuga. La capacità di muoversi con l’impossibilità di fermarsi. ”

Dal libro “Ti ascolto” di Federica De Paolis