Davvero credo che se i leader politici del mondo potessero vedere il loro pianeta da una distanza,
diciamo, di centomila miglia, la loro prospettiva potrebbe radicalmente mutare.
Tutti quegli importantissimi confini sarebbero invisibili, quelle chiassose dispute all'improvviso
non si sentirebbero più. Vedrebbero il nostro minuscolo globo continuare a girare,
serenamente ignaro delle sue suddivisioni, presentando un volto unitario che reclama
una coscienza unitaria, un trattamento omogeneo. La terra deve diventare
azzurra e bianca, non ricca o povera; azzurra e bianca, non invidiosa o invidiata.

Michael Collins, 1969 in orbita attorno la Terra

"1968: l'anno che ha fatto saltare il Mondo" - Mark Kurlansky