È strano che io di notte senta così tanto la tua mancanza visto che non ci sono mai stata con te – ma l'amore invoca puntualmente te non appena chiudo gli occhi – e mi sveglio calda del desiderio che il sonno ha quasi appagato – la settimana scorsa ho sognato che eri morto – e qualcuno aveva scolpito una statua di te e mi chiedevano di scoprirla – e io ho detto che quello che non avevo fatto in Vita non l'avrei fatto in morte quando i tuoi amati occhi non avrebbero potuto perdonarmi.


Emily Dickinson in una lettera a Otis Philip Lord, 1873
(da Lettere d'amore Il Saggiatore)


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