Questa è tra le prime lettere che Vladimir Nabokov scrisse a Vera Véra Slonim, la donna che fu sua moglie per cinquantadue anni. Vera fu la sua musa e la sua sostenitrice, i suoi occhi erano i primi a posarsi sui manoscritti di Vladimir. È grazie a lei se possiamo ancora oggi leggere Lolita, il celebre romanzo che lo scrittore aveva deciso di dare alle fiamme quando era ancora in fase di bozza

Dal web





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Luglio 1923

Non lo nascondo: sono così disabituato all’idea della gente – ti prego, capiscimi – così disabituato, che i primi minuti del nostro incontro mi sembravano uno scherzo, un travestimento ingannevole […] Ci sono solo alcune cose di cui è difficile parlare: si scuote il loro meraviglioso polline toccandole con le parole… Sì, ho bisogno di te, del mio racconto di fate. Perché tu sei l’unica persona a cui posso parlare del grido di una nuvola, del canto di un pensiero e del fatto che quando oggi sono andato a lavorare e ho visto ogni girasole in faccia, mi hanno sorriso anche loro con i loro semi […]

Vladimir