Grazie a Estella , Elvira e Dark per le risposte.

Elviruzza scrive:

Secondo me è un fatto che comunque ogni generazione generalmente non condivide gli interessi della generazione seguente
Per la parte musicale hai ragione…mio padre non capiva la musica “dei capelloni” anni 70 …e parliamo di gente di talento come I Beatles o i Pink Floyd.
Probabilmente io non capisco il talento di Baby K.
Per il resto invece non saro’ certo io a fare l’errore di Boccaccio che in vecchiaia parlo’ duramente dei giovani definendoli “vanitosi senza pudore”…insomma dei rammoliti.
Parlo’ cosi della generazione che posto’ le basi del Rinascimento, pensate un po’. Non faro' questo errore perche non sono ancora diventato come Anacleto il simpatico gufo disneyano de "La spada nella roccia"

Sento molti criticare i millenial “ zombie sempre con lo smartphone in mano”.
Io invece conosco tanti ragazzi/e intelligenti e preparati., che sanno che leggere o vedere. In generale pero’ oggi e' vero, si vive nella rete. Rete che fa diventare virali contenuti diversi in un unico calderone non tenendo conto delle categorie di merito effettivo.
E’ tutto un vortice che amplifica pareri, messaggi, opinioni Come dice Estella non c’è profondita’ .Pochi si chiedono cosa ci puo’ dare quello che stiamo leggendo o vedendo…se lo chiedono quelli che hanno gli strumenti culturali giusti.
Anche se…ho avuto modo di parlare con dei neo laureati americani che non conoscevano il loro connazionale Philip Roth. “Mai sentito nominare” mi hanno detto .
Sembra impossibile. Eppure gli strumenti della conoscenza loro li dovrebbero avere….’sti americani! Ora devo scappare. magari come Dark anche io ritornero’ con qualcosa che abbia piu’ senso.
Pero' questa sotto presa dal web e' troppo forte.



"Chiara Ferragni batte Tarantino al cinema, Giulia De Lellis batte Stephen King in libreria, Salvini batte tutti nei sondaggi".
(Dall'Apocalisse di Giovanni)