Direi che ha detto tutto Rosy.
Forse il suo libro piu’visionario…molti infatti gli elementi simbolici e surreali. La storia, con l’immancabile musica sullo sfondo, dai Radiohead a Beethoven, e’ difficilmente inquadrabile e tratta diversi temi . L’autore cambia spesso registro,passando da situazioni delicate ad altre piu’ cupe e misteriose. Narrazione non convenzionale ricca di riferimenti storico/culturali …con accenni al buddismo allo shintoismo ai miti greci, alla letteratura giapponese ma anche alle guerre napoleoniche, tanto per dire. Ancora una volta realta’ e sogno si fondono in cerchio fantastico . “Nei sogni cominciano le responsabilita’ “ dice uno dei personaggi enigmatici del romanzo…. senz’altro meritevole di lettura.
Una curiosita’… kafka, in lingua ceca, significa 'corvo', l’alter ego psichico del quindicenne Tamura.


"La felicità è sempre uguale, ma l'infelicità può avere infinite variazioni, come ha detto anche Tolstoj. La felicità è una fiaba, l'infelicità un romanzo."