La storia viene raccontata attraverso gli occhi di Jean Louise, detta Scout.
E' facile puntare il dito contro quelle persone che vengono ritenute "diverse" solo perchè non conducono la vita che viene vissuta dal resto della varia umanità che costituisce il nucleo in cui viviamo. Non fa quello che facciamo noi, quindi è strano e chissà cosa nasconde.
Ma Scout e suo fratello Jem scopriranno e capiranno che non è così, o perlomeno non sempre.
E poi c'è la storia di Tom Robinson che, in quanto di colore, subisce un processo per una violenza che non ha commesso. Il padre - avvocato - di Scout e Jem, Atticus, lo difenderà portando in aula le argomentazioni e le dimostrazioni giuste per dimostrare la sua innocenza, ma è ben consapevole fin dall'inizio che sarà difficilissimo evitare la condanna. Tom Robinson "è un negro".
Ve ne consiglio la lettura.
Ogni volta che leggo mi sembra di essere catapultata all'interno delle pagine, e tutto il resto rimane fuori.
Ed è successo anche con "Il buio oltre la siepe".
Ed è bello seguire Scout insieme a suo fratello e al loro amico Dill nelle loro scorribande ed avventure di ragazzini, ma nello stesso tempo vederli imbattersi in alcune realtà non sempre piacevoli ma che fanno parte della vita e che ti danno l'input per riflettere.