Quote Originariamente inviato da DarkCoffee Visualizza il messaggio
All'inizio della lettura mi chiedevo "perché tutti danno danno il massimo dei voti? Veramente ne vale il massimo?", ora mi rispondo da sola: "si".
Come può un libro scritto nel 1951 essere così reale? Viene classificato fantascienza, allora qui sono due le cose: o noi siamo la vecchia fantascienza oppure Bradbury ha fatto un viaggio nel futuro.
Schermi piatti, auricolari, sport, lavoro, musica... tutto per tenere il cervello OCCUPATO, tutto per non aver il tempo per pensare, tutto per avere una finta felicità... noi ci allontaniamo così tanto?
La storia è una crescente narrazione che culmina con la riflessione profonda di quello che stiamo combinando nel mondo.
Consigliato!
Quoto in pieno.

L'aspetto che però mi colpisce per la sua attualità, purtroppo sempre più reale, quasi a certificare una specie di dono profetico di Bradbury, è l'affievolirsi inesorabile della memoria nelle nuove generazioni. Pensando al contrasto fra gli uomini-libro di Farenheit 451 e gli uomini-videogioco-videoclip-social network (non necessariamente giovani), già prefigurati da Bradbury e nel frattempo divenuti triste realtà, la lettura dell'ex-futuro-nostro-presente è semplicemente sbalorditiva... E causa di accigliata riflessione.

Purtroppo i roghi di libri non sono una novità e ne abbiamo già parlato in diverse occasioni anche qui nel nostro forum. Ma dopo i fatti di Parigi si aggiunge un nuovo tragico capitolo a qesta triste e ormai consolidata tradizione intollerante e antidemocratica che dimostra il massimo disprezzo per la vita umana e per la libertà della persona.