Si prenda una parte di Edward Hopper, una parte di Andy Warhol, mezza parte di Jackson Pollock e mezza parte di Vincent Van Gogh; si aggiunga una quantità smodata di zucchero e glassa; si scuota molto lungamente ed energicamente con uno shaker.
Ecco servita l'opera di Wayne Thiebaud, che non conoscevo affatto e che ho potuto scoprire visitando la Fondazione Bayeler a Basilea.

In realtà ero andato a Basilea per vedere Picasso, sempre alla fondazione Bayeler, cui sono dedicate un paio di sale, nelle quali sono presentete alcune delle ultime tele dipinte dal pittore iberico. Il soggetto di questi lavori è lo stesso pittore, in relazione all'atto di dipingere e alle sue modelle. Molto belle, ma nulla di inaspettato...

La vera scoperta è stata quella di Thiebaud. Pittore statunitense dalla solida formazione grafica, che ha lavorato anche per Walt Disney e che ha attraversato un intero secolo di storia americana e mondiale. È morto l'anno scorso all'età di 101 anni.

nella sua opera dolci, gelati e caramelle sono onnipresenti, come anche pupazzetti, giocattoli e strumenti per dipingere, in particolare pastelli e latte di colore. Questi soggetti danno vita a una sorta di antologia postmoderna della natura morta. Thiebaud non disdegna neppure il paesaggio, sia in versione urbana, sia di soggetto naturalistico, ma reso con una fissità quasi trascendente.

L'esposizione è aperta fino al 21 maggio 2023.